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ll Private Debt in Italia: i MiniBonds

In Italia i c.d. Mini-bonds (questo il nome  coniato per questo tipo di finanziamento), sono stati supportati negli ultimi anni da una serie di iniziative legislative:

  • il Decreto Legge n. 83 del 22 giugno 2012 convertito con la Legge 134/2012 (il cosiddetto Decreto Sviluppo), come modificato dal decreto legge 179 del 18 Ottobre 2012 convertito con la Legge 221/2012 (Decreto Sviluppo bis) ha permesso  l'accesso da parte delle imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) non quotate, ai mercati dei capitali, come metodo alternativo di finanziamento e di crescita.
  • Il nuovo segmento del mercato ExtraMOT PRO dedicato alla quotazione delle obbligazioni, e delle cambiali finanziarie, è stato istituito nel febbraio 2013 per offrire a imprese e, in particolare alle PMI, un mercato nazionale flessibile, di contrattazione normata.

 

Il successo dei Minibond: l’analisi del rischio di credito

Come in tutto il mondo obbligazionario corporate anche per i Mini-bonds il rischio deve essere analizzato attraverso le sue 3 dimensioni classiche, ovvero,

  • il rischio di mercato,
  • il rischio di liquidità
  • il rischio di credito,

Quest’ultimo è senz’altro quello più critico data la mancanza di trasparenza societaria per le imprese più piccole e relativamente sconosciute.

 Le valutazioni del rischio di credito devono essere convincenti e oggettive, in taluni casi anche predittive di un eventuale rischio di default, fornendo complementi indispensabili al tradizionale processo valutativo delle agenzie di rating, che può non essere disponibile. Il tutto deve essere dettagliatamente misurato per rendere consapevole l’investitore dell’attrattività dello strumento e del rischio che corre.

Sensibile a queste tematiche Classis Capital ha supportato lo sviluppo di un nuovo modello proprietario di scoring, il Classis PMI ZI-Score potente strumento che fornisce una valutazione del profilo di rischio di un'azienda sulla base degli ultimi due anni di informazioni finanziarie.

 

Elaborando quattro modelli separati, ciascuno specificamente sviluppato per una diversa macro-categoria del settore industriale, la famiglia di modelli ZI-score ha classificato e previsto con successo grandi campioni di piccole e medie imprese italiane nelle loro evoluzioni sia positive che negative con un livello di  predittività superiore all'80%. Il modello è stato applicato ad un numero significativo di Mini-bond negoziati su Borsa Italiana, con l’obiettivo di misurare in maniera oggettiva ed indipendente il rischio di controparte e fornire in tal modo una maggiore trasparenza del profilo di rischio di controparte dell'emittente, elementi che potrebbero altresì favorire un aumento delle negoziazioni delle obbligazioni nei mercati secondari, incrementando la liquidità e rendendo questo mercato più efficiente.